In questa sezione trovate un ulteriore dettaglio dei materiali consigliati per lo svolgimento dell'unità didattica. Dove non è stato possibile inserire direttamente i testi perché comunque sottoposti alla normativa sui diritti d'autore, è stato consigliato un taglio testuale adatto al tipo di attività proposta.

Titolo del Progetto: I motivi letterari

Titolo della sequenza: Conoscere i motivi
Titolo dell'Unità:
L'isola della scoperta
Data: 04/02/2003

Materiali a disposizione


 


Tipo di materiale: Scheda illustrativa libro Destinatari: E2/M

Silvana Gandolfi - L'isola del tempo perso

Questa scheda contiene un breve presentazione del libro.

Si può utilizzare la scheda illustrativa per una prima conoscenza del libro.

L’autore

Silvana Gandolfi è nata a Roma, dopodiché ha fatto con passione il meno possibile sperando sempre di trovare un sostituto che faccia le cose per lei. Ha un grande talento nell'esercitare la sua pigrizia in posti lontani, raggiungibili solo con viaggi lunghi e molto, molto faticosi. Si è fatta largo a colpi di machete nella giungla africana per contemplare immobile per due settimane un ippopotamo a mollo in uno stagno. Ha attraversato sette mari e due oceani per stendersi per alcuni mesi su un'amaca in un'isola sperduta. Dopo aver scritto il suo primo libro per ragazzi è andata a riposarsi in Nepal, dove è stata azzannata a un polpaccio da una scimmietta. Trascorre molto tempo a Venezia, città contemplativa, abitata da gatti con gli occhi magici. Quando suo figlio Luca era bambino, Silvana inventava storie per lui in modo da avere un ottimo pretesto per non cucinare o stirare. Ha scritto novelle, romanzi d'amore, racconti per la radio, ma ora si dedica soprattutto ai libri per bambini. I bambini - dice- sono gli unici a non criticare la mia pigrizia.

(dalla biografia contenuta in "L'isola del tempo perso" ed. Salani)

La trama

Giulia, una ragazzina decisa e intraprendente si perde insieme alla sua amica Arianna durante una visita scolastica a una miniera. Si ritrova improvvisamente in un luogo incantevole, l'isola del tempo perso, nella quale vanno a finire tutte le persone o gli oggetti che si perdono sulla terra. Lì il tempo trascorre in modo diverso rispetto alla terra: i tramonti sono lunghissimi e intere settimane equivalgono a pochi istanti del nostro mondo. Giulia, insieme alla sua amica Arianna, si adatta  in fretta ai ritmi dell'isola e agli altri abitanti, tutti sperduti come lei. Così le due amiche iniziano a vivere una serie di avventure che regalano loro  una profonda e importante consapevolezza: il tempo è la cosa più preziosa che ci appartiene e bisogna avere il diritto di usarlo liberamente senza che altri se ne approprino.
L'isola tuttavia non è priva di pericoli: dopo una terribile esperienza nella zona dei Cannibali, individui rovinati dal tempo perso malamente sulla terra, la colonia di sperduti decide di ritornare sulla terra per una missione: insegnare a tutti che il tempo perso in realtà non è inutile ma è la parte più ricca della vita.

I temi

L'isola del tempo perso affronta il tema dell'impiego del tempo utilizzando uno dei motivi più stimolanti della letteratura per ragazzi: l'isola. L'idea è quella dell'oasi temporale: un mondo parallelo dove il tempo si ferma è un luogo bellissimo, desiderato da tutti quelli che vorrebbero fare cose piacevoli ma non hanno mai tempo per farle. Il passaggio avviene attraverso un vulcano che erutta sull'isola tutto ciò che si perde nel mondo: borsette, mazzi di chiavi, biglietti per il teatro, occhiali e ombrelli. A mano a mano che il racconto prosegue , scopriamo sempre meglio come funziona l’isola: non solo gli oggetti e le persone ci finiscono sopra, ma anche i sentimenti e tutto ciò che si può perdere: il filo del discorso, la testa, l'ira, il coraggio ecc.

  • Tema dell'utilizzo del proprio tempo: noi utilizziamo male il tempo perché non sappiamo più prenderci tempo per fare le cose piacevoli. Così tutto diventa brutto e frettoloso. Sull’isola invece è tutto il contrario: tutti hanno un sacco di tempo per fare ciò che più piace.
  • Tema dell'amicizia: a che cosa servono gli amici se non c’è mai tempo per loro?  Compiere tante imprese insieme, vivere avventure emozionanti, scoprire come vengono usate le cose che si perdono sulla terra: ecco le attività che vale la pena fare insieme.
  • Tema dell'alienazione della vita moderna: alienazione vuol dire non essere più se stessi ed essere obbligati a comportarci come vogliono gli altri. Nel nostro tempo spesso gli uomini sono alienati perché non riescono più ad essere sereni e contenti delle esperienze che vivono.
  • Tema del tempo perduto malamente: nell’isola del tempo perso anche il tempo perduto malamente in code automobilistiche, in stress, in attività noiose e senza senso, diventa un fumo pestilenziale che rovina la mente degli abitanti. Un modo per descrivere il potere nocivo che hanno tutte le stupidaggini con le quali riempiamo la nostra vita.
  • Tema della ribellione dei bambini L’autrice afferma tra le righe che i bambini sono stufi di non avere più tempo da perdere per giocare, per stare insieme e per scoprire da soli con calma cose nuove. La ribellione per una vita più umana partirà proprio da loro. 

Le scene memorabili

  • Nell’isola si arriva solo quando ci si perde.  Nel caso di Giulia lo smarrimento avviene in una miniera durante una gita scolastica. Un  minuto prima si trovava in una galleria buia, un minuto dopo viene lanciata fuori da un vulcano un po’ speciale che è la porta attraverso la quale si arriva sull’isola.
  • Quante persone si perdono nel mondo ogni giorno? Moltissime, soprattutto bambini. Sull’isola  c’è una vera e propria tribù di bambini piuttosto singolari, molto ben adattati alla vita tranquilla e serena che vi si trascorre.
  • Tutti i sentimenti, le emozioni e le qualità che vanno perdendosi nel mondo finiscono sull’isola sotto forma di perline multicolori. Sfregarsi con questi piccoli gioielli naturali produce strani effetti: usando perline di coraggio si diventa coraggiosi ecc.
  • Arianna si caccia sempre nei guai, ma in un’occasione il problema si fa serio. La ragazza, inseguendo una bestiolina, finisce in potere dei Cannibali, uomini con la mente sconvolta dal puzzo del fumo proveniente dal tempo perso malamente. La scena in cui Giulia si lancia al salvataggio dell’amica è molto avvincente.
  • Una sorpresa attende il lettore alla fine del racconto: il capo della tribù dei bambini dispersi, un simpatico ragazzo di nome Daniele,  nasconde un terribile segreto sulla propria identità e sulla propria  natura. In un drammatico colloquio con Giulia questo mistero viene improvvisamente svelato.


 





 
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